Il Monastero di Santa Cecilia di Città di Castello fu fondato dalla beata Angelina dei Conti di Marsciano nel 1422, con cinque pie donne che conducevano una vita devota in una piccola casa e alle quali trasmise la Regola delle Terziare Regolari. Con l’aumento del numero delle suore, la beata Angelina chiese al Papa Martino V che la loro casa divenisse un monastero sotto la protezione di Santa Cecilia vergine e martire e così la fondazione ebbe inizio in forma pubblica nel 1429. Più di due secolo dopo, nel 1658 il complesso monastico si ampliò notevolmente grazie all’unione con un altro convento femminile detto “del Paradiso” che si trovava lungo la via omonima. Il vicolo, che separava i due monasteri, venne inglobato all’interno del nuovo monastero. Ancora oggi in via Sant’Andrea è possibile scorgerne l’antico imbocco, chiuso oramai da un moderno portone. Il nuovo complesso del monastero di Santa Cecilia in Paradiso divenne una sorta di grande isola di vita contemplativa. Successivamente, nel secolo XIX furono accolte anche le monache di San Giuseppe a causa della soppressione degli ordini religiosi ad opera di Napoleone Bonaparte, motivo per cui ancor’oggi si celebra nel monastero con particolare devozione la festa di San Giuseppe, oltre quella di Santa Cecilia. Nel 1954, con il “rescritto” della Santa Sede, la comunità di Santa Cecilia decise di abbracciare la regola delle Clarisse approvata da Papa Urbano IV.
The Monastery of Santa Cecilia in Città di Castello was founded by Blessed Angelina dei Conti di Marsciano in 1422, with five pious women who led a devout life in a small house and to whom she transmitted the Rule of Regular Tertiaries. With the increase in the number of nuns, Blessed Angelina asked Pope Martin V that their house become a monastery under the protection of the virgin and martyr Saint Cecilia and so the foundation began in public form in 1429. More than two centuries later , in 1658 the monastic complex expanded considerably thanks to the union with another female convent called “del Paradiso” which was located along the street of the same name. The alley that separated the two monasteries was incorporated into the new monastery. Even today in via Sant’Andrea it is possible to see the ancient entrance, now closed by a modern door. The new complex of the monastery of Santa Cecilia in Paradiso became a sort of large island of contemplative life.
Subsequently, in the 19th century, the nuns of San Giuseppe were also welcomed due to the suppression of religious orders by Napoleon Bonaparte, which is why even today the feast of San Giuseppe is celebrated in the monastery with particular devotion, in addition to that of Santa Cecilia .
In 1954, with the “rescript” of the Holy See, the community of Santa Cecilia decided to embrace the rule of the Poor Clares approved by Pope Urban IV.